Una storia per rompere il ghiaccio

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“Tata cosa stai facendo?”

Abbaia Pepe incuriosito.

Una calda Sciarpa Rossa.

“Mmm… per chi?”

Domanda serio.

“Ancora non lo so ma qualcuno potrebbe averne bisogno.”

Rispondo continuando a  fare la maglia.

“Bisogna tenere gli occhi aperti…

potremmo non vedere o peggio non capire,

specialmente se si tratta di un pinguino!”

Esclamo.

“Pinguini? Sciarpe?

Ma Tata siamo in Sicilia!”

Abbaia Pepe perplesso.

“Ora ti spiego…”

Gli dico mostrandogli un libro:

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Una calda Sciarpa Rossa.

Sen Woo

Sironi Ragazzi, 2013

+ 5 anni

“E’ la storia di un piccolo pinguino

che ha un sogno:

salvare dal gelo delle uova di pinguini abbandonate.”

Esclamo pensando a Teo.

“Da solo?”

Abbaia Pepe ascoltando attento.

“Si, fino a quando Fausto, il cuoco della base Antartide,

non si accorge di lui e…non solo decide di aiutarlo

ma si rende conto per la prima volta,

insieme ai suoi amici,

di un tesoro da custodire e salvare:

il Polo Sud con tutti i suoi abitanti!”

Racconto entusiasta.

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“Perchè le uova sono state abbandonate?

Sono riusciti a salvarle?”

Abbaia Pepe preoccupato.

“E’ una lunga storia che ti racconterò…

ma l’importante è che tu sappia

che qualche volta

per compiere un miracolo

basta avere un sogno,

condividerlo

e prendersene cura,

con tanta pazienza

e una calda Sciarpa Rossa!

Se volete sapere qualcosa di più su questa piccola storia di speranza

che ne dite di guardare il filmato del “making of ” del libro,

un bellissimo esempio di creatività e collaborazione

e poi, ovviamente, di leggere il libro insieme ai vostri bambini.

Buon anno a tutti! Tata Libro e Pepe

Origami con Pepe

foto[1]

“Tata questi giorni sei sempre così triste…”

Abbaia Pepe.

“Passerà..”

Dico.

“Ho bisogno del tuo aiuto!”

Esclama guardandomi.

“Vorrei fare un regalo a Tato!”

Abbaia.

“Lui è sempre così buono con me…

vorrei fargli un regalo speciale!”

Abbaia scodinzolando.

“Che ne dici se ti aiuto a scrivergli un bigliettino?”

Gli domando.

“E’ una buona idea,

però

avevo pensato a qualcosa più raffinato…”

Abbaia piano.

“Sarebbe?”

Domando sospettosa.

“Un origami!”

Esclama.

“Ma è difficilissimo,

modellare la carta

è un lavoro d’artista!”

Dico sconsolata.

“Si Tata,

lo so che ci vuole

pazienza, tecnica e precisione,

ma è pur sempre un divertimento!

E poi abbiamo questo.”

Abbaia mostrandomi un libro.

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Origami. Facili e divertenti

Demetra-Giunti, 2010.

“Ok, ok, ma non abbiamo l’occorrente.”

Affermo.

“Ma serve solo un foglio di carta.”

Abbaia Pepe.

“Si ma deve essere un foglio speciale:

sottile ma resistente

e il colore non deve screpolarsi

lungo le piegature.”

“Bla, bla bla bla.

A Tato piacerà

anche se non sarà proprio perfetto!”

Mi dice seccato.

“E poi magari ti torna il sorriso!”

Abbaia saccente.

“Cosa?”

Dico incredula.

1

“Akira Yoshisawa, il più grande maestro contemporaneo di Origami,

dice che

quando le mani sono occupate a fare qualcosa

il cuore è sereno.”

Insiste Pepe.

“Visto che sai tutte queste cose,

hai già in mente in cosa mi dovrei cimentare?

Domando ironica.

“Avevo pensato a una

Gru…”

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Dice con un filo di voce.

“Sai la Gru è

simbolo di buon augurio.”

Abbaia sereno.

“Bella,

ma se ti va

ho un libro adatto per te:

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Origami bestiali

Ono Mari, Ono Roshin

Il Castello, 2012

“Coccodrilli, gorilla, pinguini!

Fantastico!

E c’è anche la carta necessaria

per ogni modello.

Tata sei grande!

Ne farò uno anche per te.”

Abbaia felice Pepe.

Sapete muoio dalla voglia

di cimentarmi

e voi?

Buon divertimento

Tata Libro e Pepe l’origamista.