Ci sono giorni in cui siamo attraversati da una tale energia che proprio non riusciamo a star fermi e a smettere di fare, e ce ne sono altri in cui vorremmo soltanto metterci in un angolo e limitarci ad esistere.
Ritirarci lontani dal tumulto della vita quotidiana, raccoglierci e riprendere contatto con noi stessi.
Quando si sente l’esigenza di ritrovarsi è normale cercare luoghi ed oggetti che facilitino il raccoglimento.
Un luogo di preghiera, un’angolo in mezzo alla natura, una stanza, possono farci sentire a proprio agio, e trasmettere la calma e la serenità necessarie per nutrire lo spirito.
Ma a volte, a sollevarci dal momento contingente e a portarci in uno spazio più adeguato, può bastare anche solo un libro, un albo illustrato.
Sono libri speciali e rari, difficilmente condivisibili, proprio per il loro essere così intimi e soggettivi.
Il primo di cui vi parlerò sarà “Il regalo della gigantessa” testo di Guia Risari, illustrazioni di Beatriz Martín Terceño, edito da Buk Buk, nel 2015, nella collana Albi d’autore.
Visto che un albo che mi ha dato molto vorrei introdurlo lentamente, creando la giusta atmosfera, e magari lasciandovi il tempo di consultarlo prima e “sentirlo” in solitudine.
Vi interesserà sapere che l’albo in oggetto, in seno alle manifestazioni del “Festival Biblico: Custodire il Creato, coltivare l’Umano. Lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse (Gen 2,15)”, svoltosi a Vicenza nel mese di giungo del 2015, ha ispirato una mostra d’illustrazione, curata da Monica Monachesi per la Fondazione Stepan Zavrel di Sàrmede, intitolata: “I doni della Gigantessa: i custodi del creato siamo noi”.
Se volete potete leggere il racconto e le riflessioni di Giovanna Zoboli sull’esposizione nel Blog dei Topipittori, nel post “Nel giardino delle meraviglie: I doni della gigantessa”.
Un caro saluto, a presto.
Alessandra