“Tata sono un pò preoccupato per Birba.”
Mi confida Pepe, fissando i pesciolini rossi nell’acquario.
“Perchè? Mi sembra in ottima forma.”
Gli dico guardando Birba.
“Mentre gioco, a volte, lo sorprendo a guardarmi.”
Abbaia.
“Mmmhhh…non sarà un impressione?”
Cerco di capire cosa vuol dirmi.
“Penso che sia un pò invidioso.”
Mi confida.
“Di cosa?”
Gli domando sbalordita.
“Del fatto che io possa andarmene in giro per casa e lui no.”
Si spiega.
“A combinare guai, vorrai dire.”
Dico sorridendo.
“Magari è stufo di starsene lì,
magari gli piacerebbe fare e vedere
qualcosa di nuovo.”
“Ma un pesce è un pesce!”
Esclamo.
“Che vuol dire!”
Replica scontroso..
“Fuori dell’acqua morirebbe.
L’acqua è il suo habitat naturale.
Chiunque si accontenterbbe
piuttosto che rischiare la pelle…o le pinne!”
Osservo.
“Magari lui non sa a cosa va incontro,
saltando fuori dell’acqua.”
Abbaia piano.
“Senti Pepe, stai tranquillo
nessuno è così folle
da sfidare la propria natura.”
Lo rassicuro.”
“Sei proprio ingenua tu!”
Abbaia rassegnato.
“Questa è bella!”
Esclamo.
“Ci vuole tempo per conoscere
le proprie caratteristich e i propri limiti.
E nel frattempo…”
Mugola.
“Smetti di preoccuparti,
se Birba salta fuori,
lo prendiamo al volo e lo ributtiamo in acqua.”
Dico risoluta.
“Proprio come la rana.”
Abbaia Pepe.
Mi viene un dubbio.
Guardo sul tavolo per vedere
se c’è ancora
il libro illustrato ch e stavo sfogliando ieri.
Un pesce è un pesce
Leo Lionni
Babalibri, 2012
+3 anni
“Pepe!
“Quante volte ti ho detto
che non devi toccare i miei libri,
quando non ci sono…”
Grido rincorrendolo,
ma quattro zampe son più veloci di due!
P.s. Sono un pò preoccupata per Birba
perchè l’acquario non è proprio il suo ambiente naturale…
Ma non ditelo a quel filosofo del mio cane!”
Buona lettura Tata Libro e Pepe.