Simile a cose “leggere e vaganti”,
belle e ideali,
l’infanzia descritta da Umberto Saba
in questa bellissima poesia
che vi dono prima di andare a riposare:
“Ritratto della mia bambina”
La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi color del cielo
e dell’estiva vesticciola: “babbo”
mi disse “voglio uscire oggi con te”
ed io pensavo, di tante parvenze
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma marina, alla marina schiuma
che sull’onde biancheggia a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno nel chiaro cielo;
e da altre cose leggere e vaganti.
Umberto Saba, Cose leggere e vaganti, Mondadori