La biodanza di Pepita

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La ballerina cosmica

Linda Ferri

Salani, 2013

+ 6 anni

Pepita ha un sogno:

danzare in armonia con il creato.

Pepita è unica

come una gemma preziosa,

ma ha bisogno di luce per brillare

e di energia per danzare.

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Pepita ha un grande dono:

saper ascoltare se stessa

e il mondo al quale appartiene.

Sarà proprio la natura

che le insegnerà

a danzare e a celebrare

la vita

offrendosi come esempio.

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Pepita imparerà a slanciarsi

dritta e veloce

come la pioggia,

ad illuminarsi con il sole,

 a piegarsi con il vento.

Imparerà la forza dalle onde del mare

e a riposare nel silenzio.

foto(2)

La danza di Pepita

si nutre dell’ amore per l’universo,

e si genera dalla forza del suo sentire.

Le emozioni

si tingono dei colori

della natura.

Ogni pagina di questo albo illustrato

diventa un’opera d’arte,

una finestra sulla meraviglia

suscitata dall’universo.

Pepita,

ci conduce in una danza

vorticosa

dove la vita

diventa poesia,

e la danza

pura gioia

da condividere.

11-Matisse-La danza

Buonanotte Tata Libro.

Pepe e “le puzze dell’elefante”.

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“Proooooot!”

“Accidenti, che puzza!

Chi l’avrà fatta?”

 Pepe?”

Blatero tappandomi il naso.

“Non sono stato io,

è stato il piccolo elefante!”

Abbaia Pepe.

“Chi?”

Dico esterrefatta.

“Guarda qui.”

Dice aprendo un libricino.

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Le puzze dell’elefante.

Pittau, Gervais

Il castoro

2001

+ 3 anni

“Lo vedi questo elefante?

E’ piccolo

ma fa delle

rumorose e puzzolenti.

Ahahahaha…”

Ride sotto i baffi.

“Si ma io la puzza l’ho sentita veramente.”

Affermo.

” Sarà solo la tua fervida

immaginazione…”

Abbaia furbo.

” Certo che leggendo

questa storia

la puzza aumenta!”

Dico guardando

“il piccolo elefante”.

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“Ahahahaha….

pensa che quando va in piscina

fa diventare l’acqua bollente

con le sue

….”

Ridacchia.

I suoi amici animali

lo hanno spedito nella foresta

perché la notte non riuscivano a dormire

per la gran puzza.”

Afferma.

“Povero.

All’aria aperta

non dava fastidio a nessuno.”

Dico.

” A parte stendere un leone inferocito…”

Abbaia.

“E poi l’hanno lasciato lì?”

“Chi il leone?” Abbaia.

“No l’elefante,

sciocco!.”

Gli do un buffetto.

“No mancava a tutti

e così sono andati a richiamarlo.”

Abbaia eccitato.

” E il piccolo elefante

ha smesso di fare

le ….?”

Domando curiosa.

” No,

uno non può decidere di smettere,

quando vengono vengono,

però può usarle

per fare qualcosa di buono!”

” Di buono?”

Chiedo incredula.

Si come gonfiare i palloncini!”

Abbaia.

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” Ahahaha questa poi!”

Rido anch’io.

“Speriamo che non scoppino! Ahahaha”

Ridiamo insieme.

A volte leggere

è proprio divertente…e puzzolente!

Buonanotte Tata Libro, Pepe e l’elefantino….

Prooooooot……

Se la speranza è un diritto…

Nel 1992 una bambina,

diede voce a tutti i bambini di ieri, oggi e domani

chiedendo,

 ai grandi e potenti di tutto il pianeta,

una speranza:

poter vivere in un mondo migliore.

Severn Suzuki era una bambina canadese di 12 anni.

Una bambina,

che durante la prima conferenza mondiale sull’ambiente svoltasi a Rio de Janeiro,

si rivolse ai rappresentanti delle Nazioni Unite,

e al termine di un breve discorso,

chiese candidamente:

“come mai se voi “grandi”  insegnate a noi bambini di essere generosi fate le guerre e

non utilizzate quelle forze e quei soldi per sfamare chi non mangia?”

Mi piacerebbe che qualcuno rispondesse a quella bambina,

che oggi è una donna,

e che quella donna potesse correre felice

con i bambini di tutto il mondo

verso un futuro migliore,

con in tasca quella

speranza.

Buonanotte Tata Libro