Albero, amico, tanto simile a me, così greve di musica sotto le dita del vento che ti sfogliano come una fiaba, albero che, come me, conosci la voce del silenzio che dondoli nel profondo le tue ciocche verdi il fremito delle tue mani vive, albero amico, amico mio perduto come me perduto nel cielo perduto nel fango verniciato di luce danzante dalla pioggia, albero, eco della pena del vento della gioia degli uccelli, albero spogliato dall’inverno, ti guardo per la prima volta…