Geraldina, il topolino che scoprì la musica.

Vi è mai capitato mentre leggete

 di essere avvolti da una musica che nasce dalla storia?

A me è successo con il libro che sto per presentarvi,

dove non solo  si può ascoltare

una dolce melodia che si alza nell’aria,

ma la si può anche ammirare nelle illustrazioni,

come ” un intreccio di fili d’argento e d’ oro”.

L’autore di tale miracolo è

Leo Lionni,

in questo straordinario albo illustrato:

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Geraldina, topo-musica

Leo Lionni

Babalibri, 2010

+ 3 anni

Dove si narra la storia di

Geraldina, una topolina dolce e curiosa,

che incontra la musica in un pezzo di formaggio

e se ne innamora.

” Geraldina non aveva mai sentito la musica.

Rumori sì, tanti:

le voci della gente, lo sbattere delle porte, 

l’abbaiare dei cani, il gorgoglio dell’acqua, i miagolii dei gatti.

E naturalmente il sussurrio dei topi.

Ma musica mai.”

La scoperta della musica

avviene in modo improvviso ed inaspettato,

ad opera di un topo gigante

che emerge per magia da un pezzo di formaggio,

man mano che viene rosicchiato.

foto

Nella notte il topo gigante

usa la sua coda come un flauto

ed emette un suono che man mano

diventa più forte e melodioso…

Geraldina non aveva mai sentito nulla di più bello.

“Musica”, pensò, “questa deve essere la vera musica!”

 Prova un piacere mai provato prima

 che le fa desiderare di provarlo di nuovo.

“E così, notte dopo notte,

il flautista di formaggio suonava per Geraldina.

E lei imparò a riconoscere le melodie

che perfino durante il giorno

continuavano a risuonare nelle sue orecchie.”

E’ una gran gioia,

per Geraldina poter ascoltare la musica,

ma quando i suoi amici reclamano il formaggio,

cosa fare se non condividere questa piacevole scoperta?

E infatti dopo aver esitato per un attimo,

Geraldina

“…fece un passo indietro, solennemente sollevò la punta della coda e vi appoggiò le labbra,

prese un gran respiro e cominciò a soffiare.

Soffiò forte. Sbuffò, ansimò, fece insomma tutti i versi possibili.

I suoi amici risero a crepapelle.

Infine un lungo, dolce fischio uscì dalle labbra di Geraldina.

Una delle melodie del flautista di formaggio si sparse nell’aria.

I piccoli topi non riuscirono a respirare per la meraviglia.

Altri topi corsero ad osservare il miracolo.

foto (1)

Mi sembra di vedere questa topolina coraggiosa,

con il cuore rigonfio di gioia

che prova a suonare la musica che ha dentro.

Mi vien voglia d’incoraggiarla…

E voi riuscite a sentire la dolce melodia

che  s’innalza dalle pagine di questo libro abilmente illustrato?

Buona lettura Tata Libro

Un pesce è un pesce

Pepe

“Tata sono un pò preoccupato per Birba.”

Mi confida Pepe, fissando i pesciolini rossi nell’acquario.

“Perchè? Mi sembra in ottima forma.”

Gli dico guardando Birba.

foto-1

“Mentre gioco, a volte, lo sorprendo a guardarmi.”

Abbaia.

“Mmmhhh…non sarà un impressione?”

Cerco di capire cosa vuol dirmi.

“Penso che sia un pò invidioso.”

Mi confida.

“Di cosa?”

Gli domando sbalordita.

“Del fatto che io possa andarmene in giro per casa e lui no.”

Si spiega.

“A combinare guai, vorrai dire.”

Dico sorridendo.

“Magari è stufo di starsene lì,

magari gli piacerebbe fare e vedere

qualcosa di nuovo.”

Pesce

“Ma un pesce è un pesce!”

Esclamo.

“Che vuol dire!”

Replica scontroso..

“Fuori dell’acqua morirebbe.

L’acqua è il suo habitat naturale.

Chiunque si accontenterbbe

piuttosto che rischiare la pelle…o le pinne!”

Osservo.

“Magari lui non sa a cosa va incontro,

saltando fuori dell’acqua.”

Abbaia piano.

“Senti Pepe, stai tranquillo

nessuno è così folle

da sfidare la propria natura.”

Lo rassicuro.”

“Sei proprio ingenua tu!”

Abbaia rassegnato.

“Questa è bella!”

Esclamo.

“Ci vuole tempo per conoscere

le proprie caratteristich e i propri limiti.

E nel frattempo…”

Mugola.

“Smetti di preoccuparti,

se Birba salta fuori,

lo prendiamo al volo e lo ributtiamo in acqua.”

Dico risoluta.

“Proprio come la rana.”

Abbaia Pepe.

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Mi viene un dubbio.

Guardo sul tavolo per vedere

se c’è ancora

il libro illustrato ch e stavo sfogliando ieri.

pesce_pesce

Un pesce è un pesce

Leo Lionni

Babalibri, 2012

+3 anni

“Pepe!

“Quante volte ti ho detto

che non devi toccare i miei libri,

quando non ci sono…”

Grido rincorrendolo,

ma quattro zampe son più veloci di due!

P.s. Sono un pò preoccupata per Birba

perchè l’acquario non è proprio il suo ambiente naturale…

Ma non ditelo a quel filosofo del mio cane!”

Buona lettura Tata Libro e Pepe.

Pepe e la famiglia Caccapuzza.

Pepe

“Oh no!”

Esclama Pepe, indietreggiando un po.

“Cosa c’è ?”

Chiedo allarmata.

“I Caccapuzza son tornati!”

Dice, ringhiando al libro sul tavolo.

caccapuzza

La famiglia Caccapuzza. Arrivano i nonni!

Sara Agostini, Marta Tonin

Gribaudo, 2013

+ 3 anni

“Non fare così,

saranno pure  puzzolenti ma sono così simpatici!”

Cerco di convincerlo aprendo il libro.

“Che schifo!”

Esclama Pepe disgustato.

“Ma che c’è di così speciale,

è così naturale puzzare!”

Rido allegramente pensando a:

Cesarino detto il “Moccioso”,

che ama leccare il moccio del suo nasino,

e a Gilberto, il fratello, detto il “Caccola”,

che ama scavare il nasino con il dito.

“Non voglio guardare!”

Abbaia Pepe,

pensando a Filomena, la  sorella più grande,

che col cerume fa delle palline.

“Tata ti prego, non voglio sentire!”

Abbaia Pepe, tappandosi il naso.

Forse ha paura di annusare

qualche puzzetta silenziosa

più puzzolente di qualsiasi rumorosa.

“Dai Pepe è solo un libro!

Non ti suggestionare.”

Cerco di rassicurarlo

ma è già scappato.

“Pepe dove vai? Non sei curioso di sapere,

cosa combinerà,

questa famiglia così speciale?”

“Meglio darsela a gambe…stanno arrivando i nonni…”

Abbaia Pepe.

“Mi sembrano ben intenzionati,

di scope e sapone profumati,

son tutti armati!”

Gli faccio notare.

“Ci tengo alla pelliccia io…”

Farfuglia Pepe.

” Ma non eri tu il pulitino?”

Gli chiedo?”

“Si…però se lavano anche te?

Se non sento più il tuo odore,

come faccio a riconoscerti?”

Abbaia Pepe.

“Vieni qui sciocchino…”

dico abbracciandolo.

” Giochiamo a Cacca al tesoro!”

Dico,

mostrandogli il gioco che si trova alla fine della storia.

foto

Ovviamente vince il giocatore più caccapuzzoso!

Se volete conoscere meglio la famiglia Caccapuzza,

queste sono le altre storie già pubblicate:

caccapuzza 1

La famiglia Caccapuzza presenta: le filastrocche disgustose.

Sara Agostini, Marta Tonin

Gribaudo, 2010

+ 3 anni

caccapuzza 2

In vacanza dai cugini perfettini. La famiglia Caccapuzza.

Sara Agostini, Marta Tonin

Gribaudo, 2010

+ 3 anni

caccapuzza 3

I Caccapuzza. Storia di una famiglia (ex) straordinaria.

Sara Agostini, Marta Tonin

Gribaudo, 2010

+ 3 anni

Buona lettura e buon divertimento da

Tata Libro, Pepe e i Caccapuzza!

Pepe e “le puzze dell’elefante”.

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“Proooooot!”

“Accidenti, che puzza!

Chi l’avrà fatta?”

 Pepe?”

Blatero tappandomi il naso.

“Non sono stato io,

è stato il piccolo elefante!”

Abbaia Pepe.

“Chi?”

Dico esterrefatta.

“Guarda qui.”

Dice aprendo un libricino.

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Le puzze dell’elefante.

Pittau, Gervais

Il castoro

2001

+ 3 anni

“Lo vedi questo elefante?

E’ piccolo

ma fa delle

rumorose e puzzolenti.

Ahahahaha…”

Ride sotto i baffi.

“Si ma io la puzza l’ho sentita veramente.”

Affermo.

” Sarà solo la tua fervida

immaginazione…”

Abbaia furbo.

” Certo che leggendo

questa storia

la puzza aumenta!”

Dico guardando

“il piccolo elefante”.

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“Ahahahaha….

pensa che quando va in piscina

fa diventare l’acqua bollente

con le sue

….”

Ridacchia.

I suoi amici animali

lo hanno spedito nella foresta

perché la notte non riuscivano a dormire

per la gran puzza.”

Afferma.

“Povero.

All’aria aperta

non dava fastidio a nessuno.”

Dico.

” A parte stendere un leone inferocito…”

Abbaia.

“E poi l’hanno lasciato lì?”

“Chi il leone?” Abbaia.

“No l’elefante,

sciocco!.”

Gli do un buffetto.

“No mancava a tutti

e così sono andati a richiamarlo.”

Abbaia eccitato.

” E il piccolo elefante

ha smesso di fare

le ….?”

Domando curiosa.

” No,

uno non può decidere di smettere,

quando vengono vengono,

però può usarle

per fare qualcosa di buono!”

” Di buono?”

Chiedo incredula.

Si come gonfiare i palloncini!”

Abbaia.

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” Ahahaha questa poi!”

Rido anch’io.

“Speriamo che non scoppino! Ahahaha”

Ridiamo insieme.

A volte leggere

è proprio divertente…e puzzolente!

Buonanotte Tata Libro, Pepe e l’elefantino….

Prooooooot……